mercoledì 2 maggio 2012

DUE SENTENZE DELLA CORTE COSTITUZIONALE CANCELLANO IL CALENDARIO VENATORIO

LA CONSULTA, CON DUE DISTINTE SENTENZE DEL 26 APRILE, DICHIARA L'ILLEGITTIMITÀ' COSTITUZIONALE DEL CALENDARIO VENATORIO REGIONALE LIGURE PER IL TRIENNIO 2011-14, E CANCELLA LA DEROGA ILLEGALE PER SPARARE AGLI UNGULATI SUI TERRENI INNEVATI.

Una "Caporetto venatoria" per l'estremismo calibro 12 del Consiglio Regionale Ligure. Spesi dalla Regione migliaia di euro per consulenze legali esterne a difesa dei provvedimenti "bocciati".

Da rifare completamente le regole per la prossima stagione venatoria in Liguria, mentre sarà off-limit sparare a daini e caprioli su terreni coperti per la maggior parte da neve (ad eccezione delle aree alpine).

Con le sentenze n. 105 e n. 106, pubblicate e depositate il 26 aprile 2012, la Corte Costituzionale ha infatti:

- annullato il calendario venatorio triennale 2011-14 della Regione  Liguria (che sarebbe stato valido ancora per le prossime due stagioni di caccia), sia perché   approvato con legge regionale (illegittimo il trucco della legge-provvedimento per evitare ricorsi al TAR, ma ci vuole invece un atto amministrativo) sia perché con  validità triennale anziché annuale come dispone la legge statale sulla caccia 157/92 (con la sola eccezione dei piani di caccia di selezione agli ungulati delegati annualmente alle Province).

- annullato l'illegittima possibilità' per le province di consentire la caccia sulla neve agli ungulati nei territori appenninici della Liguria;

 Il calendario venatorio regionale ligure (approvato il 31 maggio 2011  con:    17 voti a favore di Pd, Sel, Gruppo misto,Idv Udc, Noi con Claudio Burlando,   2 voti contrari della Lista Biasotti,  e 14 astenuti  ) era stato impugnato alla Corte Costituzionale il 7 luglio 2011 dal Governo Berlusconi, dopo un circostanziato esposto inoltrato  da 7 associazioni ambientaliste ( WWF - LAC - LAV -  LIPU   - VAS  -  ENPA - Legambiente), che si erano sprezzantemente viste ignorare le proprie osservazioni dalla competente commissione del Consiglio Regionale ligure.

 Risale invece al  lontano 2001 la norma regionale illegale che ha consentito per anni alle Province di far abbattere in Liguria gli ungulati sui terreni innevati, in violazione della legge venatoria statale che ammette tale caccia solo sulle zone alpine, in quanto gli animali sono più visibili, lasciano maggiori tracce ed hanno maggiori difficoltà ad alimentarsi risultando più vulnerabili.
In quest'ultimo caso era stato il TAR Liguria, nel febbraio dell'anno scorso,  a richiedere il pronunciamento della Corte Costituzionale, dopo che WWF e Lega Abolizione Caccia, assistite dallo studio legale Claudio Linzola di Milano,  avevano impugnato due determinazioni della Provincia di Genova che autorizzavano l'abbattimento con carabina di daini e caprioli anche sui terreni appenninici coperti per la maggior parte da neve.

 In tempi di ristrettezze economiche il Presidente Burlando, con delibera di giunta 1050 del 5 agosto 2011, aveva proposto e ottenuto di far difendere il calendario venatorio illegittimo di fronte alla Consulta avvalendosi di un legale esterno all'avvocatura regionale: l'avv.Innocenzo Gorlani con studio in Brescia; la parcella del professionista, nonché "casualmente" anche  legale di fiducia di Federcaccia, sarà ora saldata dai contribuenti liguri.

WWF Liguria
Lega Abolizione Caccia, Ufficio Stampa (Milano)

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