IL TAR LIGURIA SOSPENDE DI NUOVO LA CACCIA
Il calendario venatorio
"tappullo" dell'assessore Briano messo subito KO.
Ambientalisti: " Il consigliere
Bruzzone torni ai suoi sonni sul pavimento dell'aula consiliare".
Le associazioni ambientaliste
WWF, LAC e V.A.S. , promotrici del ricorso che ha portato il 15 ottobre
scorso alla sospensiva (per 4 giorni) del calendario venatorio regionale della
Liguria 2013/14 , tramite Decreto Cautelare del Consiglio di Stato n.
4023, ottengono un secondo
stop alla stagione di caccia.
Stamane, 24 ottobre, le
stesse associazioni hanno ottenuto, dopo che lo studio legale del prof. Daniele
Granara ha lavorato alacremente nel week-end ad un nuovo ricorso, un Decreto
Cautelare urgente del presidente TAR Liguria, con cui si sospende - sino alla
trattazione da parte dell'intero collegio stabilita per il 13 novembre
prossimo- la delibera della Giunta Regionale del 18 ottobre, ossia quella
che col placet della IV commissione consiliare poi riunitasi eccezionalmente di
sabato, aveva varato un calendario venatorio transitorio per riaprire la
caccia.
Ma il nuovo provvedimento "tappullo"
proposto dall'assessore Briano era carente dei pareri obbligatori della
Commissione faunistica consultiva, e di quello dell' Istituto Superiore
per la Ricerca Ambientale, che peraltro aveva già in precedenza
abbondantemente disatteso.
Chi si reca a caccia ora
rischia una denuncia penale (pena da tre mesi ad un anno) , il sequestro di
armi e munizioni, e la sospensione della licenza da uno a tre anni.
Stop da subito ad ogni forma
di caccia per i quasi 18.000 cacciatori liguri.
Commentano WWF, LAC e
VAS: "Il consigliere regionale Bruzzone può tornare ai suoi sonni sul
pavimento o sui divanetti del consiglio regionale; per quanti ci riguarda la
normativa sulla salvaguardia e gestione della fauna selvatica deve essere
rigorosamente rispettata anche in Liguria, se per caso non si fosse ancora
capito laggiù in Via Fieschi".
Il mondo ambientalista
continuerà a vigilare, anche tramite i propri legali, contro eventuali
nuove delibere gattopardesche, che tentino di cambiare qualche virgola eludendo
il parere dell'Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale ; criticità erano
già state evidenziate riguardo ai periodi di caccia troppo lunghi per alcune
specie in inverno (tordi , beccacce), e al numero eccessivo di giornate di
caccia nei mesi di ottobre e novembre, in cui si concentra il passaggio
autunnale dei migratori. La Regione Liguria è priva di un piano faunistico
regionale aggiornato, come prevede la normativa statale.
Purtroppo l'assessore
regionale Briano quest'anno ha evitato un serio confronto che portasse ad
un calendario venatorio redatto nel rigoroso rispetto della normativa statale
vigente, quando i dovuti passi per evitare censure dei giudici
amministrativi potevano essere percorsi con un minimo di buon senso, senza
coltivare le frange più esagitate del mondo venatorio.
WWF
Lega Abolizione Caccia
Verdi Ambiente e Società
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