domenica 28 ottobre 2012

Pandaciclisti - Superati i 1000Km!!!



A fine settembre i PANDACICLISTI del gruppo di La Spezia hanno superato i 10000Km, questo a permesso un risparmio di più di 1600Kg ci CO2!!!
Sotto trovate il grafico relativo dove si può vedere che siamo ben lanciati a rggiungere, molto presto, i 12000Km.
Vuoi far parte dei PANDACICLISTI? Iscrivi e farai parte del nostro gruppo..ti aspettiamo!!!
 

Link: iscrizione.





martedì 23 ottobre 2012

Trivelle d’Italia: In arrivo almeno 70 piattaforme petrolifere a mare

Cancellare l’articolo 35 del decreto “Cresci Italia”(d.l. 83/2012) voluto dal ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, e scommettere su una Strategia energetica nazionale che non rilanci le fonti fossili, ma punti decisamente su efficienza e rinnovabili.

Perché quell’articolo espone a rischio trivellazione una superficie marina più grande della Sicilia e costituisce una sanatoria non solo dei titoli acquisiti dai petrolieri al giugno 2010 ma anche delle istanze di prospezione e di ricerca in mare nella fascia di interdizione delle 12 miglia, mettendo a rischio le aree protette e le zone litoranee di pregio.

E’ questa la richiesta avanzata al Parlamento da Greenpeace, Legambiente e WWF, che hanno organizzato oggi al Senato il convegno “Trivelle d’Italia” per mettere in evidenza tutti i problemi ambientali ed economici di questa scelta, oltre alle scarse riserve di petrolio presenti in Italia e le royalties irrisorie con cui le compagnie petrolifere spingono alla corsa all’oro nero e per fermare la deriva petrolifera del governo Monti. All’incontro sono intervenuti: Alessandro Giannì, direttore delle campagne Greenpeace Italia, Stefano Ciafani, vicepresidente Legambiente, Dante Caserta, vicepresidente WWF Italia, Luca Pardi, presidente di ASPO Italia, Giampaolo Buonfiglio, presidente AGCI-Agrital, Pietro Dommarco, autore del libro “Trivelle d’Italia” e i senatori Francesco Ferrante, Roberto Della Seta, Antonio D’Alì e Daniela Mazzuconi, firmatari di un disegno di legge per abrogare l’articolo 35.

Il decreto “Cresci Italia”, infatti, estende a tutta la fascia costiera la zona off limits delle 12 miglia per le nuove richieste di estrazione di idrocarburi a mare, ma fa anche ripartire tutti i procedimenti per la prospezione, ricerca ed estrazione di petrolio che erano stati bloccati nel giugno di due anni fa dal decreto legge n. 128/2010 approvato dopo l’incidente alla piattaforma Deepwater Horizon nel Golfo del Messico.
L’articolo 35 del decreto “Cresci Italia” stabilisce di fare salvi i procedimenti concessori (…) in corso, ma anche i procedimenti autorizzatori e concessori conseguenti e connessi che siano stati avviati al 29 giugno 2010. Inoltre, la fascia off-limits delle 12 miglia parte ora dalle linee di costa (cioè dalla battigia) e non come era stabilito precedentemente dalle linee di base (linee che includono golfi e insenature). Nella sostanza, anziché garantire i soli titoli acquisiti, come ha tentato di accreditare il ministro dello Sviluppo economico Passera, si mettono così a rischio ampissime porzioni delle acque territoriali italiane, anche all’interno delle fasce d’interdizione introdotte nel giugno 2010 a tutela delle aree protette.
Un colpo di spugna che potrebbe dare il via libera ad almeno 70 piattaforme di estrazione di petrolio che si sommerebbero alle 9 già attive nel mare italiano per un totale di 29.700 kmq di mare tra Adriatico centro meridionale, Canale di Sicilia, mar Ionio e golfo di Oristano, praticamente una superficie più grande della Sicilia.


Link: wwf.it
Approfondimento: Milioni di regali - Italia: Far West delle trivelle (pdf)

lunedì 22 ottobre 2012

Agronomo cercasi

Ciao a tutti, vogliamo rivolgere un appello a tutti i nostri soci e/o lettori del blog perché avremmo bisogno di un agronomo per delle piccole consulenze da effettuare a titolo gratuito all'associazione.
Non è richiesto un gran impegno, semplicemente avremmo bisogno di confrontarci su alcune questioni che riguardano il verde urbano.

Sotto riportiamo i nostri recapiti per mettersi in contatto con noi:
 

domenica 21 ottobre 2012

Agriturismi premiati dal WWF, anche in provincia di La Spezia

Sostenibilità ambientale in agriturismo: ecco i quattro agriturismi premiati da WWF e Agriturismo.it

In Toscana, Umbria, Liguria e Lombardia i quattro agriturismi più sostenibili d’Italia

L’Agriturismo Biologico Sant’Egle di Sorano (GR) e l’agriturismo Torre Piantarosa di Marsciano (PG) sono gli “Agriturismi sostenibili 2012” che si sono aggiudicati il primo premio assoluto del contest “Agriturismo & Sostenibilità”, promosso da Fattorie del Panda, rete WWF di aziende agricole multifunzionali e sostenibili, e Agriturismo.it, la guida all’agriturismo di qualità in Italia, premio consegnato domenica 14 durante l’undicesima edizione di AGRI@TOUR, l'appuntamento annuale di riferimento per tutti gli agriturismi italiani e per gli appassionati del turismo rurale che si tenuto ad Arezzo.

Per la categoria “biodiversità” è stato premiato l’agriturismo ligure Ca du Chittu di Carro (SP); per la categoria “Lotta ai cambiamenti climatici” è risultato vincitore l’agriturismo Bio Agriturismo Vojon di Ponti sul Mincio (MN). L’agriturismo Sant’Egle ha ricevuto inoltre il premio a pari merito per la biodiversità e l’agriturismo Torre Piantarosa è stato premiato anche per le risorse idriche.

L’iniziativa ha rivelato anche le buone pratiche più diffuse tra agriturismi italiani: la vendita diretta in azienda dei propri prodotti freschi e trasformati (km 0), praticata dall’85% degli agriturismi); l’adozione di pratiche agricole che riducono l’emissione della CO2 (83%), la realizzazione infrastrutture verdi (76%) e l’agricoltura biologica (67%).

Il contest “Agriturismo & Sostenibilità” ha avuto un grande successo, coinvolgendo quasi 300 agriturismi in tutta Italia, che hanno voluto così dimostrare il proprio impegno nei confronti dell’ambiente e la loro responsabilità verso il territorio, grazie alle buone pratiche messe in atto in tre aree di intervento: biodiversità, utilizzo razionale delle risorse idriche e lotta ai cambiamenti climatici.

Queste tre aree di intervento - sottolinea Roberto Furlani responsabile dell’Ufficio Turismo del WWF - sono coerenti con gli indirizzi ambientali della futura PAC (Politica Agricola Comune), la riforma delle politiche agricole della Commissione europea che entrerà in vigore nel 2013. La qualità ambientale è uno dei fattori che più incidono nella scelta di dove passare le vacanze. Una azienda agricola multifunzionale, con le sue scelte operative, può incidere quindi positivamente sulla integrità e l’attrattività del territorio in cui è presente”.

Le bellezze naturalistiche e paesaggistiche sono il primo motivo di scelta di una meta turistica. Un’agricoltura sostenibile e un turismo responsabile sono alla base della difesa di ambiente e paesaggio, visti non solo come patrimonio ma anche come fattore di sviluppo – spiega Fabrizio Begossi, Product Manager di Agriturismo.it – Per questo vogliamo tenere alta l’attenzione sul tema della sostenibilità ambientale”.

Per maggiori informazioni www.agriturismo.it o www.fattoriedelpanda.com



lunedì 15 ottobre 2012

Album del mese

Abbiamo aggiornato l'album del mese dedicandolo ad alcune zone dove sono stati tagliati alberi dove non c'è stato reimpianto oppure c'è stato ma in misura minore quindi con bilancio negativo.

Nei prossimi giorni arriveranno altre foto, se qualcuno vuole contribuire saremo ben felici di pubblicare i vostri scatti.

ALBUM DEL MESE.

venerdì 12 ottobre 2012

Far west sulle corsie preferenziali (per bus e taxi)

In questi giorni di tempo uggioso, sono stato costretto a lasciare la bici al riparo e ho utilizzato i mezzi pubblici per tutti i miei spostamenti cittadini.
Questo fatto mi ha dato la possibilità, e non è certo la prima volta, di constatare come i cittadini spezzini non abbiamo nessuno rispetto, o quasi, per le corsie riservate a bus e taxi.
Molte volte gli utilizzatori di bus si lamentano che i mezzi sono in ritardo sfogandosi con gli autisti come se la colpa fosse la loro! Mai nessuno si è chiesto perché questi mezzi sono in ritardo? E' davvero colpa degli autisti? Io non credo...
A riprova di ciò, basta fare un giro per la città e si capisce facilmente quale sia il vero motivo...i bus sono in costante gimkana tra automobili in sosta selvaggia, motorini che spuntano da ogni dove, lavori etc etc.
Oggi voglio porre l'attenzione soprattutto sulle corsie preferenziali che sono costantemente violate, sotto un elenco delle zone che abbiamo individuato come molto critiche:
  1. via Vittorio Veneto da via Severino Ferrari a via Dalmazia
  2. via XXIV Maggio da via Dalmazia a via Giovanni Pascoli
  3. via dei Mille
 Inoltre la corsia preferenziale che era presente in viale Amendola (zona in questi giorni molto in voga per il taglio degli alberi che l'amministrazione ha iniziato a fare) fino a qualche mese fa, sarà ripristinata oppure saranno mantenuti i parcheggi?
E' possibile pensare a nove corsie preferenziali?
A questo punto viene da chiedersi: "ma chi controlla le corsie? E' possibile che non si riesca a farle rispettare?". 
Il trasporto pubblico è una colonna portante per la mobilità cittadina, va sostenuto in molti modi, ed uno è quello di garantire corsie preferenziali libere dove i mezzi possano scorrere senza intoppi.
Il post di oggi si chiama "Far west sulle corsie preferenziali (per bus e taxi)" proprio perché nella nostra città la mobilità è paragonabile al far west, ognuno fa quello che gli pare (vedi i post sulla sosta selvaggia dei motorini che oramai si trovano ovunque, a breve un articolo su motorini in pista ciclabile in sosta ed in transito) e a quanto pare non ci sono abbastanza forze che controllino e sanzionino questi comportamenti.
Sotto un paio di foto di esempio.







mercoledì 3 ottobre 2012

Inceneritore a La Spezia? NO e poi NO! Raccolta differenziata e riduzione dei rifiuti, ecco la risposta

Ciclicamente c'è qualcuno che ritorna fuori con la classica proposta dell'inceneritore per i rifiuti a La Spezia, non vogliamo entrare in polemica con chi ha fatto questa dichiarazione/proposta, quello che vogliamo dire è NO ALL'INCENERIMENTO DEI RIFIUTI, ne qui ne altrove.

Bruciare rifiuti non è la soluzione, l'unica possibilità che abbiamo è quella di continuare sul fronte raccolta differenziata cercando di istruire sempre meglio le persone per raggiungere livelli di eccellenza con percentuali che superino il 70%, questo è possibile già ora.

Insieme alla R.D. si deve insistere nella riduzione alla fonte degli imballaggi in collaborazione con una reintroduzione del vuoto a rendere per quello che riguarda il vetro ed i contenitori metallici.

Questa è la strada, tutto il resto serve solo a far fare tanti bei soldoni a chi riesce ad entrare in quel business.

Approfondimento: vuoto a rendere (pdf 490 KB).


martedì 2 ottobre 2012

Comunicato stampa sugli alberi di viale Amendola, Scalinata Cernaia, Pinetina



Le Associazioni Ambientaliste ed i Comitati locali ritengono necessario portare a conoscenza dei cittadini alcune considerazioni derivanti dalla lettura ed acquisizione recente di atti, progetti, perizie richieste ed ottenute dalla Amministrazione Comunale di La Spezia e relative al taglio degli alberi di VIALE AMENDOLA – SCALINATA CERNAIA – PINETINA.
Quanto di seguito riportato è stato oggetto di discussione in recenti incontri con l’Assessore Vice-Sindaco RUGGIA ed i suoi tecnici.
Su Viale Amendola e Scalinata Cernaia è stata commissionata dal Comune nel 2010 e 2011 una perizia sullo stato delle alberature alla Coop. DEMETRA di Milano.
In entrambe le perizie che sono state effettuate per verificare la “propensione al cedimento “ e “stabilità” degli alberi è stato chiaramente riportato che le alberature sono compromesse per “errate potature” – “interventi per allargamento stradale, creazioni di muretti, non corretti” nonché ( caso Viale Amendola ) da “ammaccature” per urto delle macchine parcheggiate.    In altri termini nel passato la manutenzione e cura delle alberature è stata a dir poco “trascurata”.   Di tale situazione ha anche preso atto l’Assessore Ruggia precisando che d’ora in poi verranno reperite risorse per la regolare manutenzione delle piante.
Nelle perizie sopra citate è riportata una classificazione degli alberi in base alla propensione al cedimento ( A senza problemi,   B con pochi problemi di stabilità, ecc. ) inserendoli rispettivamente nelle classi A – B – C – CD – D.   Il metodo usato è la VTA che è un controllo visivo e strumentale in pratica per valutare il rapporto “parte sana “, “parte ramollita” del tronco.    Come la stessa DEMETRA precisa tale metodo che non è riconosciuto come risolutivo né dai tribunali italiani né europei, ( in poche parole un albero classificato A può cadere il giorno dopo ed uno classificato D durare altri 10 anni ) individua gli alberi della classe D come quelli con “estrema propensione al cedimento” e quelli della classe CD “da verificare annualmente” indicando anche per questi ultimi le operazioni da effettuare per aumentarne la stabilità.
Va anche notato che in numerose nazioni ( Svizzera – Austria e Regione autonoma Trento e Bolzano ) in presenza di alberature centenarie non ci si accontenta della VTA ma viene effettuata prima di tagliarle a campione la prova “tirante” ( di intuibile e facile applicazione).
Si precisa altresì che la Cooperativa Demetra per Viale Amendola individua solamente sei alberi, forse, colpiti dalla malattia “cancro rosso del platano” e suggerisce per convalidare o meno la presenza della malattia stessa di eseguire le opportune analisi fitopatologi che, analisi ad oggi non ancora consegnate.    Al riguardo si deve ancora una volta notare che nel passato non sono stati fatti interventi previsti dalla relativa profilassi per eliminare l’eventuali piante malate, vettori dell’agente patogeno, in Francia si possono notare piante secolari affiancate da giovani piante, sempre della medesima specie, con un rinnovamento continuo che non stravolge il paesaggio urbano.
Negli incontri effettuati le Associazioni hanno preso atto che:
  • è stata ammessa la cattiva e carente manutenzione delle alberature delle passate amministrazioni 
  • malgrado le indicazioni della stessa DEMETRA in questi ultimi due anni non è stata effettuato nessun intervento per migliorare la stabilità degli alberi classificati CD ( continuando pertanto la prassi della carente manutenzione) 
  •  in Viale Amendola e Scalinata Cernaia è stato programmato il taglio delle alberature D e CD il tutto giustificato dalla affermazione “noi dobbiamo garantire l’incolumità pubblica se cade un albero noi siamo responsabili”.
Lasciamo al lettore ogni commento.
Da parte nostra si è proposto:
  • di effettuare a campione prove “tiranti” soprattutto sugli alberi secolari che caratterizzano i luoghi ormai storici 
  • di escludere per VIALE AMENDOLA la realizzazione a livello di un mega parcheggio facilitato dall’attuale taglio / reimpianto dei platani 
  • di realizzare per SCALINATA CERNAIA ( come verificato con i tecnici competenti ) le necessarie fognature ed allacciamenti utilizzando i cunicoli esistenti senza scavo di una “trincea” centrale devastante per le radici degli alberi.
Tutto questo per non alterare le caratteristiche storiche, culturali di zone della nostra città con progetti spesso inutili e non condivisi ( vedi anche Piazza Verdi ).
Attendiamo concrete risposte e invitiamo la cittadinanza ad informarsi puntualmente anche presso le Associazioni / Comitati firmatari ed esprimere nelle manifestazioni che al riguardo verranno organizzate nei prossimi mesi sul verde cittadino, la propria opinione.

Firmato dalle seguenti associazioni:
Italia Nostra, WWF La Spezia, Legambiente, FAI, LIPU, Cittadinanza Attiva, Comitato per la Pinetina e Scalinata Cernaia.

lunedì 1 ottobre 2012

Risposta dell'AD di Acam ad un nostro post

Vi ricorderete che qualche giorno fa abbiamo scritto un post: "Dichiarazioni dell'AD di Acam Garavini", oggi invece pubblichiamo la risposta che l'AD di Acam, Gaudenzio Gavarini, ci ha mandato per spiegare meglio le sue parole.

Questa risposta ci fa piacere perché lo scopo di questo blog è, in primo luogo, quello di informare i cittadini sulle tematiche care al WWF, ma anche pungolare l'amministrazione pubblica e relative società per un confronto sui problemi della città ed avere, con loro, un rapporto diretto di dialogo.

Come anticipato la risposta che ci è stata inviata:
"Al fine di evitare un eccesso di sconvolgimento negli amici del WWF di La Spezia e al fine di evitare ricerche su "altre fonti", vorrei esprimere loro direttamente il  mio pensiero, che è anche ciò che ho detto, in merito alla raccolta differenziata e ad una sua modalità di realizzazione, il Porta a porta.
ACAM deve fare di più e meglio sulla raccolta differenziata e le amministrazioni comunali devono
essere  maggiormente  impegnate  in  una  attività  di  prevenzione  e  controllo  sui  comportamenti
poco virtuosi di molti cittadini, anche mobilitando risorse della società civile.
Per ACAM fare di più significa accelerare gli step del Porta a Porta sulla base degli impegni presi,
intervenendo  sulle  criticità  attuali  di  tale  modalità  di  raccolta  che  non  ci  permette  di  attivare
meccanismi premiali o punitivi sull’utenza anche al fine di orientarne i comportamenti.
La raccolta differenziata va realizzata e rafforzata anche con altre modalità in grado di utilizzare al
meglio le potenzialità dell’innovazione tecnologica attraverso l’adozione di sistemi intelligenti di
raccolta  quali  ad  es.  i  “cassonetti  intelligenti”  (smart  key,  rilevatori  del  grado  di  riempimento,
ecc..), sistemi diffusi anche in realtà a noi vicine e non solo nel mondo.
"

Link alla lettera completa: clicca quì (PDF).

Queste parole ci fanno piacere soprattutto "..le amministrazioni comunali devono
essere  maggiormente  impegnate  in  una  attività  di  prevenzione  e  controllo  sui  comportamenti
poco virtuosi di molti cittadini.." oppure "..
intervenendo  sulle  criticità  attuali  di  tale  modalità  di  raccolta (PAP n.d.r.)  che  non  ci  permette  di  attivare meccanismi premiali o punitivi sull’utenza..", per concludere, quello che noi vogliamo è che vengano messi in campo gli strumenti per raggiungere ottimi livelli di raccolta differenziata e questo il porta a porta lo può fare, quindi ci auguriamo che anche gli altri comuni della provincia utilizzino questo metodo al più presto.